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    NOVITA’ OCSE

    L’Ocse sta cercando input dei contribuenti sugli accordi internazionali in materia di procedure amichevoli (mutual agreement procedure, Map) in atto nel secondo gruppo di Paesi che saranno esaminati nell’ambito dell’azione 14 del piano d’azione Beps dell’Ocse per il contrasto dell’erosione della base imponibile e dello spostamento dei profitti.

    Le proposte dell’azione 14 affrontano il problema di rendere i meccanismi di risoluzione delle controversie più efficaci.  Il procedimento MAP è utilizzato per risolvere le controversie tra i Paesi e i contribuenti in materia di accordi fiscali transfrontalieri per il commercio e gli investimenti in cui si verifica la doppia imposizione dello stesso reddito. Il processo di revisione e di monitoraggio delle procedure amichevoli nell’ambito dell’azione 14 del Beps è stato avviato a dicembre 2016 con le prime revisioni degli accordi in corso in Belgio, Canada, Paesi Bassi, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti. Il processo di revisione si svolge in due fasi: la prima si propone di valutare l’attuazione degli standard minimi dell’azione 14 per i membri inclusi nell’accordo quadro e la seconda fase si concentra sul monitoraggio delle risposte dei Paesi alle raccomandazioni risultanti dalla prima fase.

    L’Ocse sta ora raccogliendo input per le revisioni della Fase 1 di Austria, Francia, Germania, Italia, Liechtenstein, Lussemburgo e Svezia. L’Ocse ha chiesto ai contribuenti, come principali  utenti della procedura Map, di compilare un questionario su temi specifici. L’ente ha chiesto, inoltre, agli intervistati di non discutere di eventuali problemi tecnici relativi all’applicazione di una disposizione del trattato fiscale in un caso specifico o nell’accordo raggiunto grazie a una discussione dell’autorità competente. Le risposte al questionario devono pervenire entro il 27 febbraio 2017. Tutte le risposte saranno condivise con la giurisdizione in esame e con tutti i membri del Forum dell’ Amministrazione fiscale.

    L’azione 14 del Beps
    L’azione 14 del Beps Ocse ha lo scopo di rendere più efficaci i meccanismi di risoluzione delle controversie, anche in considerazione del fatto che le modifiche introdotte dal Progetto BEPS potrebbero essere suscettibili di determinare elementi di incertezza nel breve periodo, con possibili ricadute in termini di aumento del contenzioso, p.es. in tema di doppie imposizioni. È stato stabilito uno standard in base al quale i Paesi si impegnano a cercare di risolvere le controversie in un lasso di tempo medio di 24 mesi.

    Cos’è la procedura amichevole
    La procedura amichevole (Mutual Agreement Procedure – Map), introdotta dall’articolo 25 del modello di convenzione Ocse contro le doppie imposizioni è uno strumento per la composizione delle controversie internazionali in materia di doppia imposizione. La Map prevede la consultazione diretta tra le Amministrazioni fiscali dei Paesi contraenti, le quali attraverso le rispettive “autorità competenti”, dialogano al fine di risolvere una controversia fiscale internazionale (casi di doppia imposizione fiscale, esatta interpretazione o applicazione di una Convenzione contro le doppie imposizioni). Dal primo gennaio 2017,  l’Agenzia delle Entrate è l’autorità competente per la trattazione delle Map relative ai casi di doppia imposizione riguardanti contribuenti individuati, e anche degli accordi preventivi  in materia di prezzi di trasferimento (Advance Pricing Agreement, Apa). I casi pendenti al 31 dicembre 2016 di procedure amichevoli riguardanti contribuenti individuati verranno trattati dall’Agenzia delle Entrate. Il Dipartimento delle Finanze rimane, invece, l’autorità competente per le Map relative a questioni generali derivanti dall’interpretazione o applicazione delle Convenzioni contro le doppie imposizioni.

    Dott. Stefano Foglia